Nonostante le attività che svolgiamo, l’Associazione Mentre è una non-profit e quindi lontana da logiche di business. Per quale motivo siamo andati quindi al Philip Kotler Marketing Forum di Bologna?
Innanzitutto perché è un grande evento e l’opportunità di viverlo ci consente anche di imparare sempre nuovi accorgimenti per quello che facciamo. Inoltre è un evento di marketing che serve in ogni circostanza ed ad ogni livello!
L’evento
Il Forum si è svolto il 30 novembre ed il 1 dicembre a Bologna, dentro FICO Eataly World con oltre 800 partecipanti tra manager, liberi professionisti, imprenditori e marketers. Molto interessante la location, innanzitutto questo immenso parco gastronomico che è FICO e anche l’auditorium in cui si è svolto fisicamente il forum.
L’agenda dell’evento è quella tipica di altri eventi business: la mattina lo speech di un’ospite internazionale e il pomeriggio dei panel specializzati in diversi ambiti, con la mattina più di ispirazione e il pomeriggio più calato nelle specifiche realtà.
Visto il tema e anche le capacità organizzative, forse ci saremmo aspettati un maggior coingolvimento emotivo degli spettatori, nonstante il taglio business dell’evento.
Il primo ospite: Martin Lindstrom
La prima mattina un intervento molto atteso, perché oltre ai contenuti Martin Lindstrom, creatore del neuromarketing e specialista del branding, ha una modalità tutta sua di proporli: esempi molto particolari, associazioni di concetti che lasciano stupiti e dialogo con il pubblico.
L’oggetto del suo intervento era già di per sé provocatorio per il marketing attuale, perché al posto dei “big data” ha parlato degli “small data”, partendo dalle tesi del suo ultimo libro: tutti i dettagli che si possono acquisire ascoltando veramente i potenziali clienti per definire azioni di marketing proficue o veri e propri cambiamenti aziendali.
Con questo cambio di prospettiva Martin non vuole assolutamente dire che i BIG DATA sono inutili, anzi, ma gli small Data sono dei segnali che fuoriescono dal rumore di fondo, sono quelle indicazioni che i brand devono cogliere per differenziarsi.
Trasportandolo negli eventi, possiamo dire che i dettagli e le piccole tracce lasciate sia dagli organizzatori sia dai partecipanti, possono proseguire un dialogo tra le parti.
Philip Kotler, il papà del marketing
Il secondo giorno è salito sul palco colu che ha titolato il Forum e che viene considerato il papà del marketing, Philip Kotler.
Per chi lo ha già seguito sui libri e negli eventi, Kotler ha fatto un un viaggio all’interno del marketing per come lo ha vissuto lui in tutti questi anni e come lo ha visto cambiare. Molti spunti sono tipici della sua esperienza, uniti ad altri sempre nuovi. Quello che chi ha stupito, anche nelle sessioni di domande e risposte, è che ha un’accortezza e un consiglio per tutti.
Uno dei focus di Kotler è il marketing etico, affrontato spesso anche duramente rispetto ai comportamenti delle aziende che, secondo lui, si devono occupare di creare un mondo migliore per le nuove generazioni.
Panel specializzati
Sono stati quattro i gruppi di lavoro: la tecnologia nel marketing, la blockchain per il marketing, cosa sta accadendo nel Retail Marketing ed infine un approfondimento per il Food Marketing.
Si sono alternati sul palco giornalisti, professori e manager di aziende: molto interessante l’intervento di Oscar Farinetti.
