Si è svolta dal 19 al 21 febbraio a Milano la BIT, Fiera Internazionale del Turismo, tradizionale appuntamento annuale per capire lo stato di salute del turismo in Italia e all’estero.
Siamo stati a Milano durante la Fiera, per incontrare altre associazioni, operatori turistici e giornalisti.
I numeri “ufficiali” comunicati dalla Fiera parlano di un’affluenza simile a quella del 2008, comprendendo gli addetti al settore ed i semplici visitatori in cerca dell’idea giusta per le prossime vacanze. Si perché la BIT continua a mantenere questa doppia anima di Fiera professionale per i primi giorni e di fiera aperta, con biglietto a pagamento, per gli ultimi giorni: un format sul quale nutriamo diversi dubbi.
Non ci interessa andare a valutare i numeri delle presenze, ma ci interessano le tendenze del settore, soprattutto in questo periodo di “crisi economica”: il numero e l’importanza degli operatori assenti in Fiera sono stati un indicatore immediato. Mancavano tutti i tour operator, forse il comparto più colpito da questa recessione, mancavano moltissime compagnie aeree e diversi enti del turismo tradizionalmente presenti.
La sensazione netta è che il settore vive uno stato d’incertezza permanente aggravato dalla difficoltà, permetteteci anche di dire “incapacità”, di rinnovare l’offerta turistica, le modalità di approccio al potenziale cliente e, soprattutto, la ricerca di una fidelizzazione.