La nostra Associazione ha progettato e realizzato il Festival del Basket, con la prima edizione in corso ad Ostia ma non solo: abbiamo voluto dare anche una dimensione alla pallacanestro sulla sabbia, codificando il regolamento del Beach Basket.
Da dove è partita l’idea? Ci siamo chiesti come mai esistesse il beach volley, il beach tennis, il beach rugby e non la pallacanestro sulla sabbia. La limitazione iniziale poteva essere una delle regole principali della pallacanestro, il palleggio, ma ci sembrava troppo poco.
Da circa un anno abbiamo iniziato a studiare il regolamento, le implicazioni mediche (es. infortuni) e le modalità di gioco, che fossero anche spettacolari.
Da un punto di vista sportivo, abbiamo trovato una soluzione che consentisse a chi già gioca a pallacanestro di continuarlo a fare anche sulla sabbia, senza modificare troppo le sue abitudini.
Da un punto di vista promozionale, siamo convinti che il Beach Basket possa essere un ulteriore strumento sia della pallacanestro sia delle location che lo ospitano.
In questo senso, quale quale potrebbe essere il vantaggio da un punto di vista turistico? Lo spiega Giammarco D’Orazio, uno degli ideatori del Festival del Basket ed il promotore del Beach Basket insieme ad Enrico Zeppilli “In Italia ci sono circa 350.000 tesserati, tra giocatori, arbitri dirigenti ed altre figure nella pallacanestro. La maggior parte sono dei grandi appassionati ed esattamente come accade per altri sport, anche una piccola parte di questi potrebbe decidere di andare in luna località piuttosto che nell’altra anche per la possibilità di giocare a pallacanestro in spiaggia”.
Il Beach Basket è stato presentato prima agli addetti ai lavori (arbitri, allenatori, etc.) e poi a tutti gli appassionati durante il Festival del Basket ad Ostia.
I questionari di feedback che abbiamo fatto compilare, ci hanno dato un riscontro molto positivo dell’idea e delle modalità di realizzazione.